La gestione dei rifiuti verdi, ossia sfalci e potature derivanti dalla manutenzione del verde pubblico e privato, è una questione sempre più rilevante per le amministrazioni locali. Con la circolare del 3 marzo 2023 (prot. 0039940), il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha fornito chiarimenti importanti su come i comuni possano gestire in maniera più efficiente i centri di raccolta dei rifiuti verdi. Il documento stabilisce che i comuni hanno la facoltà di regolamentare e limitare l’accesso agli ecocentri al fine di evitare abusi e tutelare la corretta gestione del servizio pubblico.

Cosa Sono i “Rifiuti Verdi”?

I “rifiuti verdi” sono classificati come rifiuti urbani biodegradabili e includono principalmente erba tagliata, fogliame, rami e residui di potature provenienti dalla manutenzione del verde, sia pubblico che privato. Sebbene questi rifiuti siano facilmente trattabili dal punto di vista tecnico e possano essere compostati, la loro gestione comporta costi crescenti per le amministrazioni, soprattutto durante i periodi di maggiore attività di manutenzione vegetale.

La normativa europea identifica questi rifiuti come organici, ma la gestione delle potature e degli sfalci, quando provenienti da attività professionali (come giardinieri e imprese di manutenzione), solleva sfide legate all’abuso delle strutture pubbliche di raccolta, che sono destinate principalmente all’utenza domestica.

Le Nuove Regole per i Comuni

Secondo quanto stabilito dalla circolare del MASE, i comuni hanno la facoltà di adottare regolamenti che disciplinano l’accesso agli ecocentri per il conferimento dei rifiuti verdi. In particolare, i comuni possono:

• Limitare l’accesso ai soli residenti o utenze domestiche registrate.

• Stabilire orari e giorni dedicati a determinati tipi di rifiuti, per esempio, un giorno specifico per il conferimento dei rifiuti verdi.

• Introduzione di un sistema di prenotazione o identificazione tramite tessera sanitaria o carta dei servizi.

• Escludere le attività professionali dal conferimento gratuito presso gli ecocentri, obbligando le imprese a smaltire i propri rifiuti tramite canali autorizzati.

Queste misure sono pensate per evitare che i professionisti del settore scarichino i costi di smaltimento dei rifiuti sulle strutture pubbliche, a discapito delle utenze domestiche.

L’Importanza di una Gestione Sostenibile

Il chiarimento del MASE rappresenta un passo significativo verso una gestione più sostenibile e trasparente dei rifiuti verdi. Limitando l’accesso degli ecocentri ai soli utenti domestici, i comuni possono ottimizzare l’uso delle strutture pubbliche e incentivare pratiche sostenibili, come il compostaggio domestico.

Un’altra conseguenza positiva di questa regolamentazione è la riduzione dei costi per la collettività e il miglioramento dell’efficienza complessiva del sistema di gestione dei rifiuti. La chiara separazione tra utenti domestici e professionisti, insieme alla necessità di gestire i rifiuti verdi attraverso canali autorizzati, assicura un trattamento adeguato, evitando lo smaltimento inadeguato o il sovraccarico degli impianti di compostaggio.

Responsabilità e Trasparenza

Le nuove disposizioni in materia di rifiuti verdi non riguardano solo la corretta gestione del verde pubblico e privato, ma anche una questione di responsabilità condivisa. Cittadini, amministrazioni e operatori economici devono lavorare insieme per garantire un ciclo di vita sostenibile per questi rifiuti, ottimizzando l’utilizzo delle risorse e contribuendo a un’efficace economia circolare.

Con la possibilità di regolamentare l’accesso agli ecocentri e l’introduzione di modalità di gestione più trasparenti e controllabili, i comuni hanno ora a disposizione uno strumento prezioso per migliorare la qualità del servizio di gestione dei rifiuti verdi, ridurre gli sprechi e tutelare l’ambiente.

Fonti

• Circolare MASE, Prot. 0039940, 3 marzo 2023.