In vigore e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il decreto del ministero della Transizione ecologica che attua la legge di bilancio per il 2019 (145/2018)e riconosce un credito d’imposta del 36% per un massimo di 20mila euro a tutte le imprese che acquistano prodotti realizzati con materiali provenienti dalla raccolta differenziata degli imballaggi in plastica, oppure che acquistano imballaggi biodegradabili e compostabili secondo la normativa UNI EN 13432.2002, o derivati dalla raccolta differenziata della carta e dell’alluminio.

L’agevolazione è riconosciuta sulla base delle spese sostenute e documentate per questi acquisti e per un massimo di 1 milione di euro per gli anni 2020 e 2021, nello specifico varrà per imballaggi primari e secondari biodegradabili e compostabili secondo la normativa UNI EN 13432:2002 inclusi quelli in carta e cartone, ad eccezione degli imballaggi in carta stampati con inchiostri, degli imballaggi in carta trattata o spalmata con prodotti chimici diversi da quelli normalmente utilizzati nell’impasto cartaceo e degli imballaggi in carta accoppiati con altri materiali non biodegradabili e compostabili; ancora, sarà riconosciuta sugli imballaggi in legno non impregnati; imballaggi primari e secondari derivati dalla raccolta differenziata della carta; imballaggi primari e secondari che derivano dalla raccolta differenziata dell’alluminio. 

Per ottenere il credito d’imposta, il ministero istituirà una piattaforma informatica dedicata sul proprio sito e le imprese potranno fare richiesta attraverso l’applicativo entro sessanta giorni dalla data di comunicazione dell’avvenuta attivazione: successivamente all’inoltro della domanda, il MITE renderà noto all’azienda entro 90 giorni se questa è stata accettata e poi comunicherà all’Agenzia delle entrate l’esito positivo della procedura.