• Ottobre 21, 2020
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Presentate le linee guida per la definizione del PNRR: rivoluzione verde e transizione ecologica tra i cluster di intervento

Le linee guida per la definizione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sono state presentate a Palazzo Chigi lo scorso 9 settembre, in occasione della riunione del Comitato interministeriale per gli Affari europei (CIAE, nonché cabina di regia del Recovery Plan) alla presenza dei ministri di competenza. Il PNRR, che sarà presentato a Bruxelles tra gennaio e aprile 2021, conterrà misure su 7 aree tematiche: rivoluzione verde e transizione ecologica; digitalizzazione e innovazione; competitività del sistema produttivo; infrastrutture per la mobilità; istruzione e formazione; equità inclusione sociale e territoriale; salute. Gli interventi previsti saranno supportati da politiche volte ad aumentare gli investimenti pubblici e le concessioni, attuare la riforma della pubblica amministrazione, del fisco, della giustizia e del lavoro e a potenziare il settore della Ricerca e sviluppo.

Di seguito una sintesi delle misure:

  • Rivoluzione verde e transizione ecologica: investimenti finalizzati al perseguimento degli obiettivi del “From farm to fork”; graduale decarbonizzazione dei trasporti e mobilità di nuova generazione;  contrasto all’inquinamento attraverso adozione di piani urbani per il miglioramento della qualità dell’aria e gestione integrata del ciclo delle acque; efficientamento energetico e antisismica degli edifici pubblici e degli stabilimenti produttivi; sostenibilità dei trasporti e della produzione​​​​​​; investimenti per economia circolare (rifiuti, fonti rinnovabili); sostegno alla transizione ecologica per l’agricoltura, l’industria e la siderurgia (con riferimento a Taranto); valorizzazione sostenibile del patrimonio culturale.
  • Digitalizzazione e innovazione: Digitalizzazione della PA, delle filiere strategiche (agroalimentare, industriale e turistico), del patrimonio culturali; sviluppo delle infrastrutture e servizi digitali quali datacenter, cloud e 5G, identità digitale unica per cittadini e imprese, completamento della rete di fibra ottica a livello nazionale; interventi di contrasto al divario digitale.
  • Competitività del sistema produttivo: transizione X.0, investimenti in R&S, tecnologie emergenti e trasferimento tecnologico; politiche per l’attrazione di investimenti dall’estero e rafforzamento dell’export; sostegno all’internazionalizzazione delle filiere strategiche; potenziamento degli strumenti finanziari per la maggior competitività delle imprese sui mercati internazionali; potenziamento dell’ecosistema digitale per la promozione dell’industria culturale e del turismo.
  • Infrastrutture per la mobilità: completamento dei corridoi transeuropei dei trasporti; alta velocità per passeggeri e merci; sviluppo della rete stradale e autostradale, ponti e viadotti; smart districts e l’intermodalità logistica integrata; potenziamento della mobilità pubblica e privata sostenibile.
  • Istruzione e formazione: in merito alla didattica, digitalizzazione dei processi e degli strumenti di apprendimento; adeguamento competenze agli standard internazionali; miglioramento delle conoscenze digitali, economiche, istituzionali e per la sostenibilità; favorire il lifelong learning e la formazione dei lavoratori e cittadini inoccupati; misure di contrasto all’abbandono scolastico e volte ad aumentare la quota di giovani laureati o diplomati; riqualificazione, formazione e selezione del personale docente; rafforzamento delle competenze di laureati e dottori di ricerca.  Riguardo invece alle infrastrutture scolastiche e universitarie, da prevedere l’efficientamento energetico e antisismico degli edifici scolastici; cablaggio con fibra ottica; potenziamento della scuola dell’infanzia e degli asili; rafforzamento delle infrastrutture per l’e-learning; costituzione di LabTech e innovation ecosystems.
  • Equità, inclusione sociale e territoriale: attuazione del Family Act, del Piano Sud 2030 e della Strategia Nazionale delle Aree Interne; rigenerazione e riqualificazione dei contesti urbani, borghi ed aree interne; politiche attive per il lavoro e l’occupazione giovanile; empowerment femminile tramite formazione, occupabilità, e autoimprenditorialità.
  • Salute: rafforzamento della resilienza e tempestività di risposta del sistema ospedaliero e della prossimità delle strutture del SSN; sostegno alla ricerca medica, immunologica e farmaceutica; digitalizzazione dell’assistenza medica e dei servizi di prevenzione; integrazione tra politiche sanitarie e politiche sociali e ambientali; valorizzazione delle politiche per il personale sanitario.

La politica di bilancio per l’attuazione del piano prevede la necessità di un aumento di investimenti pubblici e privati al fine di aumentare il tasso di crescita del PIL potenziale.