Si è tenuta venerdì a palazzo Chigi la sesta riunione del Comitato interministeriale per la transizione ecologica (CITE), presieduta dal presidente del Consiglio Mario Draghi e a cui hanno partecipato il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini e il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini. Lo ha fatto sapere il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica con un comunicato pubblicato sul suo sito istituzionale. 

Il CITE ha discusso:

  • la relazione annuale sullo stato di attuazione del Piano per la transizione ecologica (PTE), presentata dal ministro Cingolani evidenziando come i recenti eventi geopolitici, uniti a quelli climatici, abbiano determinato una maggiore consapevolezza della necessità di accelerare la transizione ecologica. Il titolare del dicastero ha ricordato, inoltre, che sono stati assegnati 8,58 miliardi di euro alla conversione ecologica per contribuire alla decarbonizzazione del Paese, 2,1 miliardi di euro di risorse PNRR per la gestione dei rifiuti, l’approvazione di due riforme di settore, ovvero la Strategia nazionale per l’economia circolare e il Programma nazionale per la gestione dei rifiuti (PNGR);
  • proposta di rimozione di sussidi ambientalmente dannosi (SAD) sulla gestione dei rifiuti, valutando anche la possibilità di introdurre un possibile sussidio ambientalmente favorevole (SAF) con i conseguenti risparmi finanziari per promuovere comportamenti virtuosi;
  • aggiornamento sul dossier “Fit for 55”, il pacchetto adottato dalla Commissione europea con l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. È stata evidenziata la necessità di attuare una politica industriale europea, che favorisca la trasformazione delle filiere interessate, e di dedicare particolare attenzione agli aspetti sociali connessi alla transizione, per sostenere i soggetti più esposti;
  • materie prime critiche necessarie alla transizione ecologica, suggerito l’avviamento di un tavolo di lavoro tra Mite e il ministero dello Sviluppo economico con la partecipazione di diversi attori, enti e istituzioni.